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#BeCycling, BeHappy

#BeCycling, BeHappy

Siamo appassionati di attività outdoor: dall’alpinismo al surf, dall’arrampicata alla bicicletta. Spinti dal forte desiderio di esplorare le nostre capacità, paesi e popoli lontani, nel 2014 abbiamo cominciato un progetto lungo 6 anni che ci ha portati a conoscere il mondo: Dai sette colli ai sette passi.

Dal 2014 al 2020 abbiamo disegnato sulla mappa una linea di 60.000 chilometri, pedalando attraverso 35 paesi senza mai tornare a casa. La pandemia ci ha costretti a rientrare in Italia, ma da questa interruzione sono nati nuovi progetti legati alla bicicletta come vero per proprio stile di vita.

BeCycling è il contenitore di questi progetti: promozione della mobilità sostenibile, pubblicazione di articoli relativi al viaggio sulle due ruote, ed i nostri BeCycling Tour, tour guidati con i quali vogliamo istruire ed appassionare le persone al viaggiare lento e consapevole.

Per questo, nell’estate 2021, abbiamo deciso di diplomarci come Istruttori CSEN di Trekking e Cicloturismo per unire alla nostra passione le giuste competenze. Ci piacerebbe farvi viaggiare ed ispirarvi, ma soprattutto vogliamo rendervi protagonisti del cambiamento di cui questo pianeta ha bisogno.
 

daniele carletti
Ingegnere di professione, viaggiatore per vocazione. Mosso dalla curiosità ed ossessionato dalla ricerca della perfezione. Se non sta pedalando lo trovate a costruire o aggiustare qualcosa. Ama mettere su la sua officina mobile ovunque si trovi, appendendo la bici al ramo di un albero in un parco pubblico, o capovolgendola dentro una stanza di hotel. Sempre aggiornato sugli ultimi ritrovati tecnologici nel campo del cicloviaggio e della bicicletta, dopotutto non è la miglior espressione della tecnologia al servizio dell’essere umano e della natura?

simona pergola
Di formazione umanista, professionista del turismo e naturalista nel tempo libero. Da sempre coltiva il desiderio di unire questi tre aspetti della sua vita. Con il giro del mondo Dai 7 Colli ai 7 passi ha finalmente coronato il sogno di pedalare senza dover tornare indietro, dormendo ogni notte in un posto diverso, di immergersi in lingue e culture differenti e paesaggi naturalistici che aveva, fino ad allora, visto solo nei documentari. Festina lente, dicevano gli antichi, “affrettati lentamente” e forse già pensavano alla bicicletta!


 

In un passo del Brahmana, negli antichi testi sacri indiani, il Dio Indra incoraggia il giovane Rohita ad intraprendere una vita in viaggio:

Non c’è felicità per chi non viaggia Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini, anche il migliore di loro si perde. Mettiti in viaggio. I piedi del viandante diventano fiori, la sua anima cresce e dà frutti e i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare. La sorte di chi sta fermo non si muove, dorme quando quello è nel sonno e si alza quando quello si desta.
Allora vai, viaggia, Rohita!

BeCycling Tour, tour guidati con i quali vogliamo istruire ed appassionare le persone al viaggiare lento e consapevole.

scrivimi

Quando lessi per la prima volta questo estratto dai Testi Sacri indiani ero in attesa all’aeroporto di Roma Fiumicino, estate 2007, con uno zaino in spalla e con destinazione Cammino di Santiago. Fu un’esperienza fantastica, di crescita spirituale e di riadattamento fisico, ed all’epoca non potevo immaginare che quello sarebbe stato solo il primo di una lunga serie di viaggi. Da allora infatti non mi sono più fermato, rincorrendo instancabilmente la mia passione nomade e vagabonda, e combinando spesso alle mie avventure la necessità di praticare sport. 5 mesi di viandanza in Spagna, 15 giorni di autostop solitario in Marocco, tante settimane di mare e montagna, tra surf nell’Oceano Atlantico e trekking, arrampicata ed alpinismo sui Pirenei, Alpi ed Appennini. Poi arrivò la bicicletta. Nel 2011 per tornare a casa (dopo un anno vissuto a Madrid) collegai da solo la capitale spagnola e italiana in un viaggio di 4.500 km e poco più di tre mesi. La scoperta di questo straordinario mezzo di trasporto sconvolse la mia vita. Nonostante Roma non sia affatto una città semplice per i ciclisti (soprattutto per me che vivo nella periferia montagnosa) cominciai a muovermi solo ed esclusivamente in bicicletta, e nonostante il titolo di Ingegnere delle Telecomunicazioni ed il lavoro come ricercatore, la voglia di avventura e la sete di scoperta presero il sopravvento su qualsiasi posizione lavorativa “sicura”. Questo progetto di giro del mondo è nella mia mente da allora, fino all’estate 2013, quando durante 15 giorni solitari lungo l’Alta Via dei Silenzi (un trekking aspro e impegnativo nelle Dolomiti Friulane) pensai all’idea di percorrere in bici i passi di montagna più alti del mondo. Ma questo progetto non è solo un’impresa sportiva, è molto di più. Alla base c’è la necessità di ricercare uno stile di vita differente, il tentativo di uscire da un sistema imposto dalla società troppo rigido, monotono ed insoddisfacente. Ma è anche un supporto per iniziative umanitarie ed un veicolo promozionale per la bicicletta come mezzo di trasporto definitivo. Ogni tanto riprendo la guida del Cammino di Santiago e rileggo l’estratto dei Testi Sacri indiani che ci scrisse sopra mia madre tanti anni fa per augurarmi buon viaggio. Ripenso a quanta strada ho calpestato da allora con le mie scarpe o con i copertoni della mia bicicletta. Ma soprattutto penso a quanta strada ho ancora davanti da percorrere. E’ bello sapere che il mondo sia così grande.



Lavoro da anni in ambito turistico ed il mondo l’ho incontrato attraverso le migliaia di persone che quotidianamente popolano la vita delle realtà alberghiere. Avendo cominciato a lavorare subito dopo la fine del liceo (linguistico) le mie possibilità di viaggiare sono sempre state molto ridotte. Un breve periodo in Inghilterra, un’esperienza in Thailandia e poi brevi ma molto intensi viaggi in ambito europeo, tutti incentrati sulla mia grande passione sportiva: l’arrampicata. Fin da bambina ho avuto l’opportunità di condurre gran parte della mia vita all’aria aperta. Giocando con il fango nell’enorme casa di famiglia in campagna, il cui unico comfort era il camino acceso in inverno, camminando lungo i sentieri delle Dolomiti e degli Appennini o nuotando nelle cristalline acque del Sud Italia. Sono passata dai pianti disperati per non voler camminare ad una enorme passione per tutto ciò che è la montagna. Tanto da cominciare circa dieci anni fa a praticare l’arrampicata sportiva, per poi diventarne istruttrice in una palestra di Roma (Vertical Park) nella quale mi diverto a trasmettere la passione per questo sport che è anche e soprattutto uno stile di vita. Della montagna amo ogni aspetto ma sopra ogni cosa forse la fatica della conquista, che arriva sempre anche se non si raggiunge la vetta. Negli ultimi anni ho cominciato a frequentarla in ogni stagione, seguendo corsi di alpinismo invernale ed estivo e sviluppando sempre più una forma di rispetto verso questi luoghi le cui sommità segnano il confine con il cielo. La bicicletta, la bicicletta la ricordo da quando ricordo. Le prove di coraggio lanciandosi per le rampe dei garage nel mio quartiere, Colli Aniene, i divertenti sali/scendi ed i salti nei depositi di pozzolana dei palazzi in costruzione. Rappresentava e rappresenta il mezzo dell’esplorazione, grazie alla bicicletta potevo andare oltre i confini del quartiere, andare oltre il cancello del campeggio d’estate per comprare i cornetti in paese. La bicicletta è il primo mezzo, oltre le gambe, che impariamo ad usare ed amare ed è l’unico che può essere usato in qualsiasi età dando sempre lo stesso piacere. Ma la mia vita non è solo terra ma anche acqua, e così mi sono avvicinata al surf ed al torrentismo, capendo sempre più che della vita mi piacciono le molteplici possibilità. E da qui la scelta di seguire Daniele in questo progetto e straordinario viaggio. Questa è la possibilità delle possibilità, un viaggio in cui tutto può succedere. La realizzazione del mio desiderio di conoscere il mondo non da turista ma da viaggiatrice, e di far sì che questo desiderio sia anche manifesto di un cambiamento di abitudini degli altri abitanti di questo pianeta.

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