Pronti? via!
Appena rimontate le biciclette alla stazione di Palermo Centrale, ci siamo subito diretti verso la SS624 a scorrimento veloce per raggiungere Sciacca. Si lo so “ma non vi siete soffermati su Palermo, ne valeva la pena, la città è bellissima e ci sono tante cose da vedere”. Lo so, ce lo hanno detto tutti e siamo pentiti, ma 8 giorni e tanti km da percorrere ci hanno costretto a rinunciare a qualcosa.
Per uscire da Palermo passiamo davanti all’Università di Via Ernesto Basile ed al Carcere Pagliarelli, e da li imbocchiamo la scorrimento veloce. Il battesimo siciliano è subito in salita. 21 km ininterrotti con 15 km al 5% di pendenza media con un dislivello di più di 800 metri. Non male per aver appena cominciato.
Dopo aver lasciato la SS624 ed esserci addentrati nelle campagne corleonesi, le salite si fanno più brevi ma molto intense. Il gran premio della montagna di Corleone ci regala 8 km per 400 metri di dislivello in salita, e dopo la lunga discesa che attraversa Campofiorito e Bisacquino comincia una serie di saliscendi infinito. La strada che percorriamo però è tortuosa e bellissima, con panorami che ci fanno dimenticare il caldo ed il sudore. Per seguire le indicazioni stradali che evitano il centro di Villafranca Sicula ci ritroviamo su una rampa mortale. 1 km con pendenza media del 10% e punte del 12-13%. Siano benedetti i rapporti leggeri da mountain bike!
La salita finale prima di rivedere il mare è quella di Calamonaci. Quasi 4 km al 5% di pendenza media. Ma è l’ultimo sforzo, da lì a Eraclea Minoa sarà tutta discesa. Arrivati finalmente sulla costa tentiamo di seguire SIBIT, la ciclovia che collega Trapani e Siracusa. Tante belle stradine secondarie, ma spesso nel tentativo di evitare a tutti costi la Strada Statale 115, ci devia su strade sterrate e rampe in salita spesso eccessive per essere un itinerario studiato per tutti. Forse nella località Pergole abbiamo anche sbagliato strada (e sicuramente lo segnaleremo a SIBIT) ma in quel kilometro al 10% di media e con punte del 15% siamo scesi ed abbiamo spinto le biciclette a piedi con molta difficoltà! Immaginate una famiglia di cicloturisti carichi di bagagli fino al collo e magari anche un po’ attempati..
I saliscendi costieri seguenti sono senza particolari patemi d’animo, fino alla rotonda del Villaggio Mosè, dove comincia la salita che porta a Favara. Una piccola deviazione su una salita impegnativa giusto per sgranchire un po’ le gambe. 6 km con una pendenza media del 4% e punte dell’8%. Una di quelle salite che danno soddisfazione, soprattutto a fine giornata e con il bellissimo tramonto sulla valle di Agrigento. Dopo Favara decidiamo di percorrere un lungo tratto rimanendo sulla SS115, strada dritta e prevalentemente in pianura che ci permette di recuperare un po’ di km sulla tabella di marcia. 116 km in un giorno per arrivare quasi a Marina di Ragusa, dove comincia un altro bel Gran Premio della montagna. 19 km di salita ininterrotta per arrivare a Ragusa e visitare Ragusa Ibla. Ne valeva assolutamente la pena.
La strada che collega Ragusa a Modica è uno spettacolo tortuoso che percorre le gole del fiume Irminio. Un po’ di salita per arrivare e Modica e poi tutta discesa fino a Scicli. Per divertirci un po’ nella lunga discesa che ci porterà fino a Sampieri decidiamo però di prendere una bella strada con una infinita serie di tornanti segnati sulla cartina. Una volta arrivati all’uscita del paese però, ci accorgiamo dell’equivoco. I tornanti non sono in discesa, ma formano una salita di un paio di km al 5% di pendenza media che alle sette di sera e con parecchi km già accumulati durante tutta la giornata sui pedali sembrava il Passo dello Stelvio!
Da Sampieri in poi è una passeggiata tra campi di pomodori, melanzane e limoneti. Per entrare a Noto superiamo ancora qualche sali scendi, per il resto la difficoltà più grande sarà caricare di nuovo le bici nel treno che ci riporterà a Roma dalla stazione di Siracusa.
Leggi i racconti del viaggio in Sicilia
Guarda la galleria di foto
8 comments
Paolo 4 Febbraio 2020 at 19:02
Ciao.
Non riesco a trovare la traccia gps della sibit. Voi l avete?
Grazie
Paolo
Valeiro 21 Agosto 2020 at 11:50
Neppure io .. lo hai trovato alla fine ? Me lo potresti mandare alla mia mail benedettovalerio@hotmail.com
DNL 24 Agosto 2020 at 11:23
Ciao ragazzi, avete trovato la traccia? Scrivete pure un’email all’indirizzo in fondo al sito 😉
UXiVlUkGmhFUthA 8 Ottobre 2024 at 14:53
YbFvPlVnTPDklsP 20 Novembre 2024 at 03:29
HrMwYcJuHv 23 Novembre 2024 at 08:19
dUuPWWMY 3 Dicembre 2024 at 11:19
QmAMkkHyx 8 Dicembre 2024 at 00:25