Qui di seguito trovate alcune informazioni utili su come abbiamo traversato il Mar Caspio con la nave. Sono però necessarie alcune premesse.
La prima è che esiste una comoda alternativa, ovvero l’aereo! La compagnia di bandiera azera, Azerbaijan Airline, opera dei volo su Aktau quotidianamente. Il costo del volo è di circa 124 dollari (130 manat) ed in meno di un’ora si è dall’altra parte del Mar Caspio. Unico inconveniente di questa scelta è dover smontare completamente la bicicletta per poterla stivare nell’aereo. La compagnia non prevede alcun costo aggiuntivo per la bici, in quanto attrezzatura sportiva, mentre prevede un sovrapprezzo di circa 50 dollari, per ogni eccesso di bagaglio (per maggiori informazioni potete visitare il sito della compagnia).
Certo è che traversare il Mar Caspio in nave è molto più affascinante, e non impone di smontare l’amata bicicletta! Le informazioni che riportiamo di seguito sono relative al mese di febbraio 2015. Sappiamo che a seguito dei Giochi Olimpici Europei di Baku (che si terranno il 12 – 15 giugno 2015) potrebbero esserci ulteriori cambiamenti.
La prima cosa da fare è sapere quando la nave partirà. Operazione non facile che richiede molta molta pazienza! Le navi che traversano il Mar Caspio non sono traghetti turistici ma cargo che salpano solo quando la nave ha il carico pieno, e ciò può avvenire in un giorno, due e a volte anche settimane. Quindi bisogna armarsi di pazienza ed ogni santa mattina chiamare il numero +994 55 266 53 54 al quale risponde una signora che non sempre parla inglese.
Se l’oracola dice che c’è una nave in partenza, bisogna precipitarsi al porto di Baku per acquistare i biglietti. L’ufficio si trova all’interno del nuovo porto di Baku (vedi la cartina sotto per maggiori dettagli) situato nella parte nord del lungo mare cittadino. Attenzione l’ufficio è un gabbiottino prefabbricato all’esterno del quale non è scritto nulla, quindi chiedete alle guardie d’ingresso di mostrarvi la porta. I biglietti possono essere acquistati solo in dollari e la cifra per noi è stata di 110 dollari, che include solo il pernottamento in cabina (la bicicletta non paga). Solitamente è possibile mangiare a bordo ed il costo è di circa 5 dollari a pasto, noi siamo riusciti ad impietosire la cuoca e l’equipaggiamento, tanto da decidere di offrirci il pasto per tutta la durata del viaggio. Cucinare è assolutamente vietato, quindi l’alternativa è portare cibo che non richieda cottura. Le cabine, almeno su Balaken (la nave che abbiamo preso noi) sono comode, di certo non brillano per pulizia ed hanno il bagno privato, unica pecca l’aria calda e l’assenza di finistra che ci hanno costretto a dormire con la porta aperta.
Una volta acquistato il biglietto comincia l’avventura! La nave non salpa da Baku ma da Alat, una città posta 70 km a sud! Ora immaginate di comprare i biglietti alle h 12 (orario nel quale si è riusciti a parlare con qualcuno al telefono, scoprire che c’è la nave e si è corsi al porto) e dover essere entro le 18 ad Alat. Con la bicicletta scarica sarebbe fattibile, con 50 kg di bagaglio è abbastanza al limite. Per cui abbiamo deciso di chiamare un taxi che per circa 60 euro (50 manat) ha caricato noi e le biciclette. A detta del personale del porto di Baku, a breve tutto verrà spostato ad Alat, biglietteria e nave saranno quindi nello stesso posto. L’amministrazione locale, a seguito dei giochi olimpici, ha stabilito che le navi cargo non debbano più accedere alla città, per cui tutto verrà decentrato ad Alat. Il porto di Alat ancora non è segnato sulle cartine e a stento i tassisti sanno dove si trova (il nostro ha dovuto chiedere indicazioni un paio di volte) per fortuna esistono i cartelli stradali che indicano “Baku International Port”.
La navigazione dura circa 24 ore, per cui se si è fortunati si arriva al porto, ci si imbarca ed in meno di due giorni si è ad Aktau. A noi non è andata proprio così.
Arrivati al porto abbiamo scoperto che la nave, Balaken, ancora non aveva attraccato a causa del forte vento. Gentilmente i militari di frontiera ci hanno fatto dormire in uno dei loro gabiottini, completo tra l’altro di aria condizionata calda, insomma un lusso! Abbiamo cercato di capire con loro quando la nave sarebbe potuta attraccare, ma abbiamo capito che la cosa migliore da fare fosse consultare il sito Marine Traffic, così il giorno dopo alle 8 del mattino abbiamo visto che Balaken stava per attraccare. Tutto il giorno per aspettare il carico, la notte per far salire i vagoni a bordo e poi finalmente a mezzanotte siamo salpati! 24 ore dopo eravamo a largo di Aktau ma, sempre a causa del vento, abbiamo dovuto attendere altre 24 ore per entrare in porto! Per fortuna il personale di bordo ed il domino hanno reso l’attesa meno noiosa. Da quando abbiamo lasciato Baku, abbiamo impiegato 4 giorni per raggiungere Aktau, navigare il Mar Caspio è stata davvero una grande emozione!
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3 comments
Pier Filippo 2 Aprile 2015 at 20:18
ciao ragazzi …. mi sembra di rileggere “IL MILIONE” che tanti anni fa sono riuscito a leggere con non poca fatica in versione integrale .
Siete sempre nei nostri pensieri ! la sera a cena ci chiediamo “dove saranno arrivati oggi Simona e Daniele ? un abbraccio da Pier Filippo, Celeste e Mirco .
alessandro ghelfi 21 Marzo 2017 at 13:08
grandissimi grandissimi ,vi ammiro. nel 2018 inizio il mio giro del mondo alone , con la bici buon viaggio
Simona 4 Aprile 2017 at 18:52
Grande Alessandro! Allora ci vedremo in giro da qualche parte 🙂 facci sapere dove potremo seguirti e scrivici se hai bisogno di info. Buone pedalate!