Sportarsi in bicicletta per il mondo significa riscoprire il piacere di viaggiare, spostarsi lentamente attraverso territori e culture differenti. Significa avere la possibilità di entrare maggiormente in contatto con le realtà locali, lontane dai circuiti del turismo di massa che tende a sfruttare le risorse dei paesi in cui si colloca piuttosto che a valorizzarle e distrubirle nelle locali comunità. Essere Ambasciatori del Turismo Responsabile e Sostenibile vuol dire divulgare e rispettare i principi della Carta del Viaggiatore Responsabile, promuovendo una forma di turismo più vicina alle esigenze dei paesi di destinazione turistica e non solo.
Definizione adottata da AITR al meeting di Cervia nell’anno 2005.
come si fa?
perché?
Perché oggi il turismo è la principale attività economica del globo; perché sono 5 miliardi ogni anno gli “arrivi” nei paesi del mondo (tra cui quasi 600 milioni verso l’estero), perché occupa milioni di lavoratori (1 ogni 15 occupati in tutto il mondo) ed è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi decenni, favorito dallo sviluppo dei trasporti e comunicazioni. Perché il turismo attuato senza il rispetto dei principi della sostenibilità, della solidarietà e della responsabilità sociale, soprattutto nelle sue applicazioni di massa e di lusso, ha spesso avuto effetti molto negativi su ambienti, culture, società, economie nei paesi di destinazione, ed è quindi fondamentale che per il suo sviluppo siano stabiliti limiti precisi e condizioni di attuazione appropriate.